Leg 2 di The Ocean Race Europe: missione compiuta. Arriviamo Leg 3!
Il luogo in cui mi trovo ora, mentre scrivo, non potrebbe essere più diverso da quella che è stata la mia casa degli ultimi cinque giorni e 19 ore! Sono in un appartamento buio e fresco, nel centro della città spagnola di Cartagena, nel sud-est della Spagna, e mi godo la corrente fresca dell'aria condizionata dopo cinque giorni in mare a bordo di Malizia-Seaexplorer, dove faceva caldo, c'era umidità ed il rumore era assordante!
Siamo arrivati ieri all'ora di pranzo dopo aver navigato da Portsmouth, nel Regno Unito, passando per Matosinhos, Porto, in Portogallo, nella seconda tappa dellaThe Ocean Race Europe. Abbiamo chiuso al quinto posto dopo una tappa difficile, che ci ha visto affrontare tante condizioni diverse e una serie di sfide.
Lo skipper Will Harris e io festeggiamo il nostro arrivo. © Marie Lefloch / Team Malizia
Il nostro equipaggio era davvero forte, guidato da Will Harris, che sarà il mio co-skipper nella Transat Café L'OR alla fine dell'anno, insieme a Justine Mettraux, Loïs Berrehar e Flore Hartout, la nostra OBR, ed è stato veramente stupendo avere l'opportunità di conoscerli meglio. E regatare al fianco di JuJu è stato fantastico! Abbiamo già fatto parte dello stesso team, ma non avevo mai navigato con lei. Non solo è una buona amica, ma è anche un mio idolo... ha ottenuto grandi risultati nelle regate oceaniche e ha appena concluso il Vendée Globe battendo il record femminile. Osservarla a bordo e imparare da lei è stato davvero stimolante.
Penso sia naturale che io abbia confrontato le mie capacità con quelle di questi esperti regatanti IMOCA e... mi sembra di non essere poi così distante da loro, quindi questa prima tappa con il team è stata davvero positiva per me. Mi dà fiducia per i prossimi tre anni, mi fa pensare che non sarò un disastro totale!
Un momento di frustrazione durante la seconda tappa di The Ocean Race Europe, alla ricerca del vento per cercare di continuare ad avanzare © Flore Hartout / Team Malizia
Quando sono arrivata in banchina mi è stato chiesto se avessi avuto modo di pensare a come sarebbe stato trovarmi da sola sulla barca... ma in realtà non ho avuto molti momenti di tranquillità per riflettere su questo aspetto! Però è vero, durante ogni manovra o cambio di vela, penso sempre a come potrei fare da sola e a come mi sentirei. Ne ho parlato con Will, che mi ha consigliato di passare più tempo possibile sulla barca, perché più tempo passo a navigare, più imparerò a conoscere tutti i piccoli dettagli. La navigazione in sé è facile, è solo una barca a vela... si regolano le vele, si controlla la meteo... Ma quello che devo davvero imparare sono i sistemi di bordo e in caso come ripararli. E pian piano ci sto arrivando.
Ogni miglio percorso è un altro miglio di esperienza a bordo dell'IMOCA di cui prenderò il comando alla fine di questa regata, quando inizierà realmente la mia campagna con 11th Hour Racing.
Alla ricerca dell'ultima barretta Kinder a bordo! © Flore Hartout / Team Malizia
Sono qui a Cartagena da tre giorni e sono una delle poche persone che parla spagnolo nella flotta, quindi ho alcuni impegni con i media e mi piace passare il tempo al villaggio, perché adoro parlare con le persone che vengono, in particolare i bambini. Sono tutti così entusiasti di vedere le barche e hanno tante domande interessanti da fare. Il nostro sport è di nicchia, non siamo una squadra di calcio che riempie gli stadi, quindi abbiamo bisogno del sostegno dei tifosi che decidono di venire a incontrarci. Quindi, nei prossimi giorni, sarò impegnata in queste attività, oltre a fare il bucato e cercare di riposarmi un po' nel mio appartamento fresco e climatizzato, prima che martedì inizi la prossima tappa verso Nizza, in Francia.
So che sarò pronta e davvero felice di ripartire, di tornare in acqua e continuare a lavorare sodo per cercare di conquistare altri punti in classifica.