A tutta negli Alisei, prua a ovest

Quando si avvicinano alla fine del nono giorno in mare, e con circa tre giorni e mezzo ancora da percorrere prima di raggiungere il traguardo in Martinica, Francesca Clapcich e Will Harris a bordo di 11th Hour Racing, si godono una cavalcata a tutta negli alisei.

Ancora saldamente al terzo posto nelle posizioni di vertice della flotta IMOCA composta da 18 imbarcazioni, Francesca e Will hanno avuto altre 24 ore molto proficue.

L'equipaggio di 11th Hour Racing è - ancora una volta - in ottima compagnia: il gruppo è guidato dai veterani Jérémie Beyou e Morgan Lagravière su Charal, seguito dal leader delle IMOCA Globe Series 2025 Sam Goodchild che naviga con Loïs Berrehar su MACIF Santé Prévoyance. Dietro di loro, però, i nostri devono tenere d'occhio Ambrogio Beccaria e il due volte vincitore di questa regata Thomas Ruyant a bordo di Allagrande MAPEI.

Alle loro spalle i divari aumentano, con Teamwork-Team SNEF al quinto posto, ora a circa 120 miglia da 11th Hour Racing.

Con ancora 1.480 miglia da percorrere, la velocità delle imbarcazioni è costantemente tra i 20 e i 30 nodi. 11th Hour Racing ha fatto registrare un'incredibile media di 26,7 nodi nelle ultime 24 ore, il che significa che per Francesca e Will è stata una navigazione al limite, con molti colpi e rumore, che hanno reso difficile muoversi e dormire quando si è fuori turno.

Questa volta è stato Will a darci un aggiornamento da bordo.

“Al momento siamo ancora in modalità ‘a tutta’”, ha raccontato in un messaggio audio accompagnato dal rumore di sottofondo dello scafo e dell’attrezzatura che sbattono e ululano. “A tutto gas, è una gara di velocità pura. Stiamo uscendo dall’anticiclone delle Azzorre, che si è ristabilito bene, e che ci sta garantendo un buon flusso di vento nella prima metà di questa navigazione con aliseo…”

Will ha anche raccontato quanto sia difficile navigare al massimo della velocità in queste condizioni, con il pericolo sempre presente che la barca straorzi, cosa che finora è già successa due volte, ma senza conseguenze negative per l'attrezzatura e le vele.

“Siamo più o meno in mezzo al gruppo dei primi tre, e siamo contenti”, ha continuato Will.

“Non è facile. È un sacco di lavoro: la barca è sempre al limite, quindi dobbiamo stare davvero all' occhio, assicurandoci di non perdere il controllo. È già successo un paio di volte, ma niente di grave. E sì, continuiamo a spingere in direzione della Martinica: mancano circa tre giorni e mezzo, quindi sarà una traversata dell'Atlantico molto veloce”.

La velocità della barca dipende dalla costante regolazione delle vele e delle impostazioni e in questa fase della regata le cose non sono certo agevolate dal moto ondoso proveniente da nord, residuo dell'uragano Melissa. Will dice che questo rende più difficile navigare rapidi e la vita a bordo.

Nel complesso, gli alisei sembrano forti e ben stabiliti fino al traguardo, ma ci sono zone di vento più leggero da evitare e salti da gestire. “La prossima cosa che accadrà è che dovremo iniziare a sfruttare la rotazione del vento”, ha spiegato Will. “Il vento inizierà lentamente a girare verso destra e saremo tutti spinti a nord. Si tratterà di scegliere quando strambare, e come sfruttare il salto di vento, oppure cercare di rimanere a sud dove c'è più pressione”.


Ed Gorman

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